Situazione occupazionale delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati

Con l’obiettivo di efficacia 4 dell’Agenda Integrazione Svizzera (AIS) la Confederazione e i Cantoni hanno convenuto che «sette anni dopo l’arrivo in Svizzera, la metà delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti [deve essersi] inserito in modo duraturo nel mercato del lavoro primario».

L’AIS è stata introdotta nel 2019, per cui al momento non è possibile esprimersi in merito al conseguimento di questo obiettivo di efficacia impostato sull’arco di sette anni. È invece possibile pronunciarsi sulla situazione occupazionale delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti giunti in Svizzera prima che fosse introdotta l’AIS.

La situazione occupazionale delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti nei primi sette anni dopo l’arrivo in Svizzera è illustrata qui di seguito sulla base di dati della SEM tratti dal Sistema d’informazione centrale sulla migrazione (SIMIC). Nel 2022 sono state presentate per la prima volta le cifre relative alle persone entrate nel 2014. Seguono ora le cifre per le persone entrate nel 2015.

Sulla base delle coorti d’entrata 2014 e 2015, la situazione occupazionale delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti si presenta come segue:

  • sette anni dopo l’entrata, il 55% (entrata nel 2014) risp. il 62% (entrata nel 2015) delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti che al loro arrivo avevano tra i 16 e i 55 anni esercita un’attività lucrativa;
  • il tasso di occupazione diverge fortemente in funzione del genere: sette anni dopo l’arrivo, il 69% (entrata nel 2014) risp. il 75% (entrata nel 2015) degli uomini e il 30% (entrata nel 2014) risp. il 33% (entrata nel 2015) delle donne esercita un’attività lucrativa;
  • maggiore era l’età all’entrata, minore è il tasso di occupazione. Per entrambe le coorti d’entrata, delle persone che al loro arrivo avevano 46 anni o più, solo un quarto svolge un’attività lucrativa sette anni più tardi;
  • va delineandosi una tendenza positiva per quanto riguarda l’occupazione. Persone ammesse provvisoriamente e rifugiati entrati dal 2019 accedono più rapidamente al mercato del lavoro rispetto alle coorti d’entrata anteriori;
  • sette anni dopo l’arrivo, il 56% (entrata nel 2014) risp. il 59% (entrata nel 2015) di queste persone svolge un’attività lavorativa durevole. Questo significa che hanno svolto un lavoro retribuito per almeno 12 mesi negli ultimi 24 mesi. Di esse, il 38% (entrata nel 2014) risp. il 37% (entrata nel 2015) ha svolto un’attività lucrativa durante l’intero periodo di 24 mesi.

Nei prossimi anni le valutazioni dovranno essere ampliate, contestualizzate e approfondite in funzione dei bisogni. Per analizzare l’integrazione duratura nel mercato del lavoro primario occorre considerare, nello specifico, anche il reddito dell’attività lucrativa e l’eventuale proseguimento della percezione di prestazioni dell’aiuto sociale.

Situazione occupazionale delle coorti d’entrata 2014 e 2015 per genere ed età

Si osservano differenze significative tra i generi. Mentre sette anni dopo l’entrata il 69% (entrata nel 2014) risp. il 75% (entrata nel 2015) degli uomini svolge un’attività lavorativa, la quota presso le donne è del 30% (entrata nel 2014) risp. del 33% (entrata nel 2015).

La proporzione di persone con un’attività lucrativa è più elevata tra le persone ammesse provvisoriamente e i rifugiati riconosciuti che sono entrati in Svizzera da adolescenti o da giovani adulti. Maggiore era l’età all’entrata, minore è la proporzione di persone che assumono un’attività lucrativa.

Evoluzione della situazione occupazionale per la coorte d’entrata 2015

La proporzione di persone ammesse provvisoriamente e di rifugiati riconosciuti entrati nel 2015 che svolgono un’attività lucrativa è aumentata in modo continuo con il passare degli anni a decorrere dall’entrata.

Entwicklung der Erwerbssituation nach Einreisejahren

Wird die Entwicklung der Erwerbssituation der Einreisekohorten ab 2014 verglichen, zeigt sich, dass die ab 2019 eingereisten Kohorten tendenziell einen höheren Anteil an Personen mit Erwerbstätigkeit aufweisen. Dies dürfte unter anderem auf die verschiedenen von Bund und Kantonen neu eingeführten, innovativen Massnahmen zur Förderung der Arbeitsmarktfähigkeit zurückzuführen sein. Weitere Einflussfaktoren spielen jedoch auch eine entscheidende Rolle, namentlich die wirtschaftliche Lage auf dem Arbeitsmarkt und die unterschiedliche Zusammensetzung der Kohorten (Alter, Schulbildung, Arbeitserfahrung, etc.).Evoluzione della situazione occupazionale per anno d’entrata

Se si confronta l’evoluzione della situazione occupazionale delle coorti d’entrata 2014 e successive emerge che le coorti entrate a partire dal 2019 denotano, tendenzialmente, una proporzione più elevata di persone che svolgono un’attività lucrativa. Questo potrebbe essere il frutto, tra le altre cose, delle varie misure innovative introdotte di recente dalla Confederazione e dai Cantoni per promuovere la collocabilità di queste categorie di persone. Anche altri fattori hanno influito in misura decisiva, tra cui nello specifico la situazione economica sul mercato del lavoro e la diversa composizione delle coorti (età, formazione scolastica, esperienza lavorativa, ecc.)

Integrazione durevole nel mercato del lavoro - attività lucrativa

Il carattere durevole dell’integrazione nel mercato del lavoro può essere misurato sulla base della durata dell’attività lucrativa, dell’entità del reddito conseguito e dell’indipendenza, completa o meno, dall’aiuto sociale. Nei prossimi anni dovranno essere vagliate valutazioni approfondite riguardanti questi aspetti.

Su un totale di 7973 tra persone ammesse provvisoriamente e rifugiati riconosciuti entrati nel 2014, 4504 persone (pari al 56%) hanno svolto un’attività lucrativa per almeno 12 mesi negli ultimi due anni. 3059 (ossia il 38%) hanno svolto un’attività lucrativa in modo ininterrotto durante gli ultimi due anni.

Su un totale di 15 972 tra persone ammesse provvisoriamente e rifugiati riconosciuti entrati nel 2015, 9363 persone (pari al 59%) hanno svolto un’attività lucrativa per almeno 12 mesi negli ultimi due anni. 5966 (ossia il 37%) hanno svolto un’attività lucrativa in modo ininterrotto durante gli ultimi due anni.

Metodologia

Definizione della coorte d’entrata 2015:

  • rifugiati riconosciuti e persone ammesse provvisoriamente al 31.12.2022
  • entrati nel 2015
  • anno di nascita dal 1960 al 2000 (risp. 2004)
  • stessa definizione per persone con regolamentazione tra l’1.1.2020 e il 31.12.2022

Regolamentazioni considerate

A seconda di diversi fattori tra cui, nello specifico, la durata del soggiorno e il grado d’integrazione, le persone ammesse provvisoriamente e i rifugiati possono ottenere un altro statuto di soggiorno e non rientrare più nelle statistiche della SEM riguardanti l’asilo.

All’interno della coorte d’entrata, tra l’1.1.2020 e il 31.12.2022, 3556 persone con anno di nascita dal 1960 al 2000 (risp. 4117 persone fino all’anno di nascita 2004), questo fenomeno riguarda:

  • 3330 (risp. 3841) persone che rientrano nei casi di rigore secondo l’articolo 84 capoverso 5 LStrI o l’articolo 14 capoverso 2 Lasi
  • 120 persone (risp. 152) titolari di un permesso C
  • 106 persone (risp. 124) con una regolamentazione del soggiorno diversa.

Per queste persone è stata presa in considerazione, per la valutazione, l’attività lucrativa registrata nel SIMIC al momento della regolamentazione del soggiorno.

Ultima modifica 23.11.2023

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