Gli interlocutori hanno scandagliato le possibilità per una più stretta collaborazione dei due Paesi negli organi multinazionali, sia nei Balcani occidentali che nella regione alpina. Oggetto dei colloqui sono stati anche lo scambio in ambito economico e le questioni relative alla formazione e alla ricerca. «La Svizzera e la Slovenia hanno molte similitudini per svariati aspetti. In futuro dovremmo sfruttare ulteriormente questo potenziale che ci accomuna», ha dichiarato la presidente della Confederazione.
La politica d’asilo e migratoria è stata al centro dei temi internazionali, con particolare riferimento alla delicata situazione venutasi a creare nei Balcani occidentali. La presidente della Confederazione e il presidente Pahor hanno rilevato che gli interventi a livello nazionale non bastano per trovare una soluzione all’attuale crisi dei rifugiati. Entrambi auspicano e si attendono che prossimamente gli Stati membri dell’UE trovino soluzioni per una politica d’asilo comune e solidale e che adottino misure concrete.
Simonetta Sommaruga ha inoltre informato i suoi interlocutori sullo stato delle consultazioni in corso con l’UE in relazione all’applicazione dell’iniziativa sull’immigrazione di massa. La presidente della Confederazione e i suoi interlocutori si sono altresì intrattenuti sugli sviluppi in atto nella politica familiare. In entrambi i Paesi sono attualmente in corso dibattiti politici sulle modalità per conciliare il diritto vigente con le moderne forme di convivenza.
Da cinque anni a questa parte, la visita di Simonetta Sommaruga è il primo incontro ufficiale che avviene tra i due Paesi a livello presidenziale. Durante il suo soggiorno, la presidente della Confederazione incontrerà anche il primo ministro sloveno, Miro Cerar, e diversi altri ministri, nonché il presidente del parlamento Milan Brglez.
Progetti del programma di cooperazione
Negli scorsi anni, le relazioni tra la Svizzera e la Slovenia si sono intensificate, complice anche il contributo svizzero all’allargamento di 22 milioni di franchi, grazie al quale la Slovenia può realizzare otto progetti. L’ottima cooperazione svizzero-slovena nell’ambito del contributo all’allargamento sarà oggetto di particolare riconoscimento durante la visita.
La conclusione di un progetto di approvvigionamento energetico rispettoso dell’ambiente nell’area alpina sarà celebrata mercoledì nel castello di Bled. A Maribor, la presidente della Confederazione visiterà invece il nuovo impianto di radioterapia della locale clinica universitaria, i cui addetti sono stati formati presso l’Ospedale cantonale di Bellinzona.
Per entrambe le visite, la presidente della Confederazione sarà accompagnata anche da altri membri del Governo sloveno: a Bled, dalla ministra preposta allo sviluppo, ai progetti strategici e alla coesione, Alenka Smerkolj; a Maribor, dalla ministra della salute, Milojka Kolar Celarc.
La Svizzera al secondo posto quale investitore
Gli ultimi appuntamenti del viaggio saranno dedicati alle relazioni economiche svizzero-slovene e alle questioni del partenariato sociale. Complessivamente in Slovenia sono attive più di 40 aziende svizzere che occupano oltre 10’000 persone. La Svizzera è, dopo l’Austria, il secondo investitore del Paese.
La presidente della Confederazione sarà accompagnata dal primo ministro Cerar per inaugurare a Lendava, nella Slovenia orientale, uno stabilimento della Sandoz-Lek che figura tra i produttori di medicinali generici del Gruppo Novartis, dove si intratterrà con lavoratori e rappresentanti sindacali.
Ultima modifica 15.09.2015
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