Corrompere funzionari stranieri diventa reato

Berna, 19.04.1999 - Il Consiglio federale vuole l'adesione della Svizzera alla Convenzione dell'OCSE

Il Consiglio federale propone un inasprimento del diritto penale in materia di corruzione. In particolare la corruzione di funzionari stranieri è ora passibile di pena. Nel contempo il Consiglio federale chiede l'adesione della Svizzera alla Convenzione dell'OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri. Il relativo messaggio è stato licenziato lunedì.

La nuova norma penale contro la corruzione attiva di agenti pubblici stranieri costituisce il nucleo centrale della rafforzata lotta alla corruzione transnazionale. L'introduzione di una tale norma è nel contempo il presupposto principale per l'adesione alla Convenzione dell'OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali.

Colmare le lacune nel diritto penale

Il disegno coglie inoltre l'occasione di colmare altre lacune del vigente diritto penale. A tal fine, alla corruzione attiva e a quella passiva è conferita la qualifica di crimine, cui è comminata la reclusione; si prolunga in tal modo il relativo termine di prescrizione. Inoltre è sanzionata più severamente la corruzione in relazione ai doveri d'ufficio: chi promette o accetta profitti in relazione a un dovere d'ufficio deve essere altrettanto punibile quanto il funzionario che esercita il suo potere discrezionale in una determinata direzione a causa di un profitto che gli viene assicurato.

L'assegnazione di vantaggi, in quanto tale, a un agente pubblico in relazione all'espletamento dei suoi doveri d'ufficio deve configurare le nuove fattispecie completive della concessione e dell'accettazione di profitti. In tal modo è possibile reprimere il comportamento noto come "alimentazione progressiva". La prassi dell'"alimentazione progressiva" è utilizzata per creare reti permanenti di corruzione.

Con una clausola dell'opportunità (deroga all'obbligo del perseguimento) si vuole inoltre garantire che si possa rinunciare a una punizione nei casi eccezionali in cui, pur essendo data la fattispecie della corruzione, non si ritenga opportuna una punizione.

La corruzione - un tema di scottante attualità

Negli ultimi anni la corruzione è assurta a tema di scottante attualità non soltanto in Svizzera, ma anche a livello internazionale. I casi più importanti di corruzione nel nostro Paese hanno chiaramente messo in evidenza i limiti del nostro vigente diritto penale in materia di corruzione. Oggi la lotta alla corruzione internazionale ha assunto particolare rilevanza. La Convenzione dell'OCSE, entrata in vigore il 15 febbraio 1999, si prefigge soprattutto proprio tale scopo. Attualmente più di un terzo dei 34 Stati firmatari l'hanno ratificata. Con l'adesione a detta Convenzione anche la Svizzera vuole assumere le proprie responsabilità nella lotta alla corruzione transnazionale.


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Ultima modifica 30.01.2024

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