Elezione dei giudici con procedura di sorteggio: il Consiglio federale rifiuta l’iniziativa sulla giustizia

Berna, 20.08.2020 - L’iniziativa sulla giustizia chiede che in futuro i giudici del Tribunale federale siano designati mediante sorteggio. Il Consiglio federale rifiuta una procedura di sorteggio per la scelta dei giudici, poiché si basa sul caso e non su un’elezione democratica e costituirebbe pertanto un corpo estraneo nell’ordinamento giuridico svizzero. Il Consiglio federale propone pertanto al Parlamento di raccomandare il rifiuto dell’iniziativa sulla giustizia e, nella seduta del 19 agosto 2020, ha adottato il pertinente messaggio.

L'iniziativa popolare «Per la designazione dei giudici federali mediante sorteggio (Iniziativa sulla giustizia)» è stata presentata il 26 agosto 2019 con 130 100 firme valide. Chiede che in futuro i giudici del Tribunale federale siano designati mediante sorteggio. Una commissione specializzata indipendente deciderebbe chi viene ammesso al sorteggio. I giudici sarebbero eletti fino a cinque anni dopo il compimento dell'età ordinaria del pensionamento. L'Assemblea federale potrebbe destituirli, su proposta del Consiglio federale, se violano gravemente i doveri d'ufficio o hanno durevolmente perso la capacità di esercitare il loro ufficio.

Casualità e fortuna nel sorteggio invece della scelta democratica

La procedura di sorteggio costituirebbe un elemento estranero nell'ordinamento giuridico svizzero. In principio, in Svizzera i giudici sono eletti, su scala sia cantonale sia nazionale, dal Popolo o dal Parlamento. Per l'elezione al Tribunale federale è competente l'Assemblea federale. In caso di accettazione dell'iniziativa, la scelta dei giudici del Tribunale federale non sarebbe più oggetto di una procedura democratica ma frutto del caso. Non diverrebbe giudice la persona più idonea ma la persona favorita dalla sorte. Inoltre, ciò indebolirebbe la legittimazione democratica del Tribunale federale.

L'attuale sistema di elezione ha dato buoni risultati

L'attuale sistema in cui l'Assemblea federale nomina ed elegge i giudici federali dispone di legittimità democratica e ha in linea di massima dato buoni risultati. Permette di tenere conto, oltre che dei criteri professionali, anche di quelli linguistici e regionali. Inoltre, l'Assemblea federale tiene tradizionalmente conto dei diritti che spettano ai grandi partiti politici in considerazione della loro quota proporzionale. Quindi l'attuale sistema elettorale garantisce una composizione del Tribunale federale equilibrata sotto il profilo della politica sociale. Ciò consolida anche l'accettazione delle sue sentenze da parte della popolazione.

Per tutti questi motivi il Consiglio federale propone al Parlamento di raccomandare il rifiuto dell'iniziativa e di non opporle un controprogetto.


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Ultima modifica 30.01.2024

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